Translated by Lucy Rand
I heard that in Tokyo in an old monastery
They’ve erected a monument that’s quite extraordinary.
To remember, it says, the three good chaps
Who invented the first jin-riki-sha
The rickshaw’s what came of the jin-riki-sha,
What is it, you ask? I’ll paint you a picture:
It’s like a big pram that takes people to roam,
Who want to get around quickly, in comfort, although…
Pulling the wheels is not a horse, nor a donkey,
But a man, a real man, and that’s somethin’ wonky.
Is it really the time to commemorate blokes
Who invented the strain of other poor folks?
In conclusion I find, having taken stock,
That some of these monuments are a damn waste of rock.
Il Monumento
Ho Saputo che a Tokio in un vecchio monastero
Hanno messo un monumento, ma strano per davvero.
È dedicato, dicono, a tre bravi signori
Che del fin-riki-sha furono gli inventori.
Questo fin-riki-sha sarebbe poi il riksciò.
Ne sapete come prima? Ve lo descriverò:
È una specie di carrozzino che porta a spasso la gente
Per andare va svelto, è comodo, solamente…
C’è tra le stanghe, al posto del cavallo o del somarello,
un uomo, un uomo vero, e questo non è bello.
Era il caso di fare un monumento agli scaltri
Che hanno inventato la fatica degli altri?
In conclusione io trovo, dopo averci ben pensato,
che certi monumenti sono marmo sprecato.
Originally published in Il libro degli errori (Einaudi Ragazzi, 2011).
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